Tre sorelle vivono assieme a Kamakura. Considerato il loro senso del dovere si recano ai funerali del loro padre, che una quindicina di anni prima le aveva abbandonate. In quell'occasione incontrano la quattordicenne sorellastra Suzu, ormai orfana. E decidono di accoglierla nella loro vecchia, grande casa.
Ispirato questa volta all'omonimo manga, ma come sempre nel grande Kore-Eda, ecco irrompere i legami della famiglia. E la tradizionale sbornia nipponica, che svela qualche nuvola gravante sull'intimità. Mentre tutto avviene nel minimalismo e la tenerezza, che traducono delicatezza culturale e sensibilità morale.
Una normalità che sfiora la banalità, nello scorrere quasi palpabile del tempo: ma spesa a scrutare le espressioni che ci ciercondano. Certo, un Kore-Eda gradevole, non trascendentale.