L'arte della scenografia e dell'uso del colore nei suoi momenti più alti. Come in tutta l'opera di Minnelli, anche in BRIGADOON il vero protagonista è lo sfondo, la scena che con il suo significato psicologico condiziona e significa tutto il senso dell'opera. Attributo quindi essenzialmente cinematografico: fare del cinema potrebbe anche definirsi "sapere inserire un personaggio in un determinato ambiente". Considerare il cinema in questa prospettiva significa rispondere implicitamente ai detrattori di Minelli, che non vedono nell'autore di un AMERICANO A A PARIGI o di LUST FOR LIFE che un semplice manierista; o, al massimo, un ottimo decoratore. Ma la decorazione non resiste 16 anni (BRIGADOON è del 1954): al contrario, il film non finisce di stupire ed ammaliare, proprio per quel mirabile legame pittorico che unisce la vicenda allo sfondo ed all'ambiente.
Tutto il film è chiaramente ispirato alla pittura dei maestri olandesi per quello che riguarda gli interni ed i costumi; ed a quella dei romantici inglesi per tutta la parte paesaggistica. Il lavoro del regista, dell'operatore e del decoratore sul colore e sui costumi è, in questo senso, assolutamente straordinario. Interamente ricreata in studio, l'atmosfera del film, lungi dall'apparire come il puro compiacimento di un esteta, raggiunge un senso del meraviglioso, che ha pochi altri termini di paragone in tutto il cinema.
In questa atmosfera fantastica si svolge la favola su di un paesello scozzese che vive fuori del tempo, lontano dall'avvilimento della cosiddetta civiltà: una commedia messa in musica che, grazie anche all'apporto di un attore-ballerino della classe di Gene Kelly, conduce a momenti di rara magia, prima fra tutti la straordinaria sequenza della fiaccolata notturna.
Alla ricerca di un personaggio sfuggito nella foresta, l'inseguimento dei paesani muniti di fiaccole nel bosco, in un balenare perfettamente ritmato di luci e di ombre, di squarci colorati, di richiami improvvisi, di movimenti della macchina da presa, rappresenta un momento di impagabile magia cinematografica.
Un film raro per i nostri schermi, e prezioso. Peccato che sia passato un'unica volta, di domenica pomeriggio. Probabilmente, lo avevano preso per un film per ragazzini.