Nel deserto del Nuovo Messico scompaiono, nell'esplosione di un camping car, due amanti segreti; quindici anni più tardi a Portland un'altra donna è coinvolta in altre conquiste amorose che coinvolgono nel tempo il ricordo della prima.L'arte raffinatissima, ormai proverbiale, della manipolazione scenaristica, della frammentazione nel tempo e nello spazio della progressione drammatica da parte dello sceneggiatore di Inarritu, qui alla sua prima regia dopo la separazione . Senza,com'era prevedibile, l'unghiata delle intuizionI formali del regista di 21 GRAMMI e di BABEL.
Ma poco male: anche perche' gli attori (prima di tutti le conferme delle splendide e ispiratissime Charlize Theron e Kim Basinger, ma poi la rivelazione di una impressionante ragazzina, Jennifer Lawrence, giustamete segnalata dal Premio di Miglior Attrice Emergente Venezia 2008)) entrano costantemente in sintonia con la direzione di attori di Arriaga. Quindi, poichè la misura mai accademica, sempre rigorosamente tradizionale dello stile non interferisce, al contrario sembra esaltare l'imperiosa geometria dell sceneggiatura. Sottolineandone una delle sue splendide prerogative, il pudore; e non di certo, come avanzato frettolosamente, il buonismo.
Affiora allora il vero tema, che esula dalle mere vicissitudini sentimentali del film: le colpe non solo dei tradimenti, ma le ricadute (in primis sui figli) degli affetti. Di quanto comportano gli intrighi, le manipolazioni. E la loro esorcizzazione.