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di Patrice Leconte, con Richard Bohringer, Thierry Lhermitte, Philippe Noiret, Miou-Miou, Carole Bouquet, Judith Godrèche
(Francia, 1993)
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Un cinema intelligente ma un po' calcolato; poetico, ma fin troppo convinto di esserlo. Dopo gli elogi a MR. HIRE, lo si cominciava a sospettare di LE MARI DE LA COIFFEUSE: Patrice Leconte ha sempre avuto l'ambizione di fare del cinema d'autore ed, al tempo stesso, popolare. Raccogliere una manciata di attori consumati, filmarli in un contesto virtuosistico, proporre delle situazioni azzardate: è la formula (a metà strada tra un Blier ed un Lelouch) del racconto su tre compari (il celibe, il vedovo e l'inconsolabile) che passano di donna in donna per dimostrare di poterne fare a meno. Il tutto è assai meno provocatorio, sensuale, libero e poetico di quello che deve aver raccontato Leconte al suo produttore.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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