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di Takeshi Kitano, con Beat Takeshi, Omar Epps Jr., Kuroudo Maki, Ren Ohsugi
(Giappone - Stati Uniti, 2000)
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Uno che in America non sbarca certamente con i guanti è l'imprevedibile Takeshi Kitano: nel suo ultimo BROTHER, lo yakusa che lo stesso Beat Takeshi interpreta con il piglio che gli conosciamo arriva a L.A. soltanto perché a Tokyo le altre cosche della droga gli hanno reso la vita impossibile. Ma non si tratta di assimilarsi ad un nuovo modo di vita, come hanno fatto prima di lui tanti immigrati più pazienti nel Nuovo Mondo: ma d'imporre, con furibonda impudenza, la propria legge. Takeshi il regista si comporta allora come Takeshi l'attore: entra di peso nelle regole del film d'azione americano. Ma non di certo che l'intenzione di rispettarle. A modo suo, stilizza con un virtuosismo ai confini del compiacimento violenza e la dinamica. Non dimentichiamolo: è l'universo di un autore che non è soltanto quello del metafisico sublime di HANA-BI o dell'umorismo gentilmente cartoonesco di L'ESTATE DI KIKUJIRO, ma pure dello spietato balletto di SONATINE. Piacere sfrenato dell'autocitazione, ironia feroce che non è difficile definire postmoderna, variazioni di tono mozzafiato ed una sensibilità a fior di pelle per la resa dell'ambiente fanno allora di BROTHER un film forse meno riflessivo di altri dell'autore. Ma di una disinvoltura espressiva difficile da dimenticare.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
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capolavoro
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