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di Amalia Escriva, con Jeanne Balibar, Bruno Todeschini, Dominique Blanc, Dominique Reymond, Montserrat Salvador, Jordi Dauder
(Francia, 2001)
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Il titolo del film riprende il testo del biglietto che Jean Corveller, famoso avvocato, rientrando ad Algeri dalla Francia dove si è recato per difendere gli insorti di Marguerite, accusati di aver ucciso sette europei, trova accanto alla moglie suicida. Il film ripercorre la storia della donna, intimamente legata a quella dell'Algeria coloniale. Al fallimento della coppia la regista tenta di far corrisponde il crollo del colonialismo. La vita del personaggio di Jeanne Balibar ("in un film balibarbant" commenta Michel Ciment che mi sta accanto) si fonde con il destino dell'Algeria.Su pensa, per un attimo a De Oliveira: ma la fatica di una regia che si vorrebbe distaccata ed è semplicemente applicata toglie alle encomiabili intenzioni degli autoriaf ogni incisività. Il film è allora semplicemente lento, terribilmente noioso.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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