TRENI STRETTAMENTE SORVEGLIATI (OSTRE SLEDOVANE' VLAKY) |
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di Jirí Menzel, con Václav Neckar, Josef Somr, Jitka Bendová, Vladimir Valente, Vlástimil Brodsky
(Cecoslovacchia, 1966)
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ll primo lungometraggio (1966) di un membro di una delle covate più preziose per il cinema europeo degli anni Sessanta. Si giudichi: Milos Forman, Jan Nemec, Schorm, Vera Chytlova (a proposito, deviamo aspettare il duemila per vedere i suoi films in Ticino?), Jires, Ivaan Passer. Film piùttosto noto, ad un certa cerchia, premiato pure con un Oscar, TRENI STRETTAMENTE SORVEGLIATI conferma le sue qualità, anche se non se lo può definire un capolavoro assoluto. Ambientato in una stazioncina cecoslovacca durante il periodo dell'occupazione nazista, il film di Menzel ruota attorno alla figura apparentemente modesta di un emaciato apprendista-capostazione, afflitto da problemi d'emancipazione sessuale. E che, una volta compiuto anche in questo campo si significherà pure moralmente, facendo saltare in aria un treno di munizioni. Il tono è splendido: squisitamente sfumato in un bianco e nero che costantemente ci fa rimpiangere questo procedimento ormai in disuso. Con la sua delicatezza di tono, l'umore, la lentezza, l'umiltà d'immagine, il film assurge un significato simbolico a tratti potenti, una spregiudicatezza ammirevole nell'accostamento nelle scene di erotiche (e c'è molto più erotismo qui, proprio perché intelligente, che nei vari Emannuelle in circolazione attualmente): una valorizzazione del gesto quotidiano che, sapientemente interiorizzato, raggiunge una dimensione eroica. Alcuni dei personaggi che ruotano atorno a protagonista sono di chiara estrazione letteraria: ma Menzel li segue con una sensibilità così evidente da purgarli da questo schematismo originale con una maturità di linguaggio (per un esordiente) che molti registi sicuramente invidieranno.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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