Dopo lo splendido Venere in pelliccia (2013), D'Après une histoire vraie, adattato dell'ottimo romanzo di Delphine de Vigan, pareva scritto per Polanski. Non fosse che per la sua trama, che vede a confronto Delphine ( Emmanuelle Seigner), scrittrice di successo dall'angoscia della pagina bianca e delle lettere anonime, con l'ammiratrice (Eva Green) alla quale sconsideratamente si confida. Essendo tra le poche (compresi ahimè gli spettatori) a non realizzare quanto si tratti di un'invadente perversa e narcisistica.
Il peggio è nella recitazione sopra le righe fno al risibile di Eva Green. Ma pure regia e sceneggiatura, scritta a quattro mani con Olivier Assayas, non sembrano riuscire a recuperare del tutto il film. Ci riuscirà l'intervento dell'autore che ha rimontato il film dopo la sua sfortunata apparizione a Cannes?